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L'altra faccia della luna

Redazione Occhi
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27 aprile 2023
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L'altra faccia della luna

Il mondo invisibile nella realtà delle relazioni familiari

Tutti sanno quale è il ruolo che la famiglia ricopre nella società. 
Quando in un sistema familiare nasce un figlio/a con problemi di salute psico-fisici, la famiglia non dovrebbe essere lasciata “sola” di fronte alle difficoltà che deve affrontare quotidianamente. 
Nell’immaginario collettivo il concetto di famiglia è ancora molto legato all’armonia dello stereotipo “padre, madre e figlio” e purtroppo, sottovaluta il disagio e la sofferenza presenti nelle famiglie dove, spesso, i problemi diventano molto impegnativi da gestire.
Quali sono le dinamiche e le difficoltà che i “SIBLINGS”, un termine inglese generico e neutro usato per indicare le sorelle e i fratelli di figli disabili, affrontano?
Ho voluto approfondire le problematiche del vivere ed è stato come guardare l’altra faccia della luna, quella che rimane “invisibile”. Il loro mondo è fatto di invisibilità perché, di fronte al figlio disabile, i genitori sono i protagonisti a tutto campo e, molto spesso, considerano i Siblings troppo giovani per avere delle responsabilità ed assumersi il peso di scelte difficili quali il futuro di una persona disabile.
I Siblings sono come i “Giocatori in panchina che hanno la consapevolezza che in un futuro vicino o lontano dovranno scendere in campo accanto alla persona con disabilità, ma che al momento non possono quasi proferir parola sulla gestione della squadra”. Sicuramente dovranno agire e, quando sarà il momento, lo faranno con amore e responsabilità tanto meglio quanto più avranno vissuto i legami affettivi e relazionali all’interno di una famiglia che li avrà protetti, da una parte, e spronati ad essere indipendenti, dall’altra. 
Gli studi che riguardano i Siblings sono molto carenti, mentre sono in espansione le ricerche che approfondiscono le dinamiche interattive della famiglia e che si muovono nella direzione di individuare, nel contesto familiare, quali siano i fattori protettivi e i fattori di rischio per lo sviluppo di tutti i suoi componenti. 
Sui Siblings grava un pesante fardello di responsabilità, di silenzio, di secondarietà e di attesa che li condizionano inevitabilmente ed è fondamentale indagare i legami, le paure e le interazioni nel cammino dello sviluppo della famiglia. 
Nel corso dei miei studi ho approfondito le dinamiche presenti in queste famiglie speciali: è stata un’esperienza emotivamente molto coinvolgente che ha permesso di osservare la varietà dei comportamenti dei genitori e di comprendere il concetto di lealtà familiare nelle dinamiche delle relazioni. 
Sono entrata in empatia con le sofferenze e le tensioni che investono i Siblings in una famiglia che è, comunque, “diversa”. 
In una situazione così difficile da gestire, i genitori, hanno la responsabilità di non “[…] lasciare che un bambino debba fare i conti da solo con sensazioni, emozioni, sentimenti dolorosi più grandi di lui”.
Dai colloqui sono emersi concetti comuni tra i Siblings. Le parole più ricorrenti sono:  solitudine,  amore, abbandono, sofferenza, protezione, disattenzione, condivisione 
Emerge, tra le tante percezioni, quella di una sofferenza vigile, e una consapevolezza di avere, o di avere avuto, meno attenzioni dei fratelli disabili perché più bisognosi. 
I Siblings vivono sperimentando “… Rivalità, gelosia, competitività, solidarietà, amore e odio, o due vissuti opposti nello stesso momento.
Il rapporto tra fratelli è senz’altro la più completa palestra di sentimenti che un individuo possa sperimentare,… una giostra di delusioni, risentimenti, simpatia, dedizione, rabbia e nella profonda valutazione di che cosa sia veramente il sentimento di fratellanza che provano.” 
E poi c’è il problema dell’accudimento dei fratelli quando i genitori non ci saranno più e i Siblings si ritroveranno con un carico di responsabilità molto elevato. Quali strutture, quali aiuti può offrire una società presa più dalla crisi economica (e si vedono i risultati dai tagli effettuati) che da quella dei valori della solidarietà e dell'assistenza. 
Scrivono Ivan Boszormenyi e Geraldine Spark che "alla base del funzionamento familiare, al di là dei giochi osservabili e dalle tattiche manipolative, è il sistema di lealtà a dettare gli obblighi e a strutturare il comportamento dei singoli membri e di tutta la famiglia governandone nel frattempo il cambiamento". 


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Articolo a cura di Maria Lorella Peretto

Psicoterapeuta, Psicologa clinica e di comunità, insegnante e docente di sostegno agli alunni diversamente abili, ha conseguito la specializzazione nel M. Montessori. L’esperienza dell’insegnamento l’ha portata a riflettere sulla condizione dei bambini con disabilità e delle loro famiglie, approfondendo i temi delle relazioni familiari e della situazione dei Siblings.


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