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Disturbi visivi legati all'età: come l'ottica può aiutare a prevenirli e correggerli

Redazione Occhi
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04 marzo 2025
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Disturbi visivi legati all'età: come l'ottica può aiutare a prevenirli e correggerli

Con il passare degli anni, i nostri occhi subiscono cambiamenti naturali che possono influire sulla qualità della vista. 

Questi cambiamenti sono spesso graduali e, proprio per questo motivo, rischiano di passare inosservati fino a quando non iniziano a interferire con le attività quotidiane. 

La buona notizia è che molti disturbi visivi legati all'età possono essere corretti o gestiti efficacemente grazie all'intervento di professionisti qualificati. 

Come spiegano gli esperti di Ottica Saglinbeni di Torino, centro specializzato in esami optometrici completi, la diagnosi precoce e l'adozione di soluzioni ottiche appropriate possono fare una grande differenza nella qualità della vita visiva delle persone più mature. Questo articolo esplora i principali disturbi visivi legati all'età e come un centro ottico qualificato può aiutare a prevenirli, identificarli e correggerli.

I disturbi visivi legati all'età sono condizioni comuni che possono influire significativamente sulla qualità della vita, ma grazie ai progressi della scienza e della tecnologia, oggi esistono numerose soluzioni per prevenirli, diagnosticarli precocemente e correggerli efficacemente. 

Un atteggiamento proattivo alla salute visiva, che includa controlli regolari presso centri qualificati, l'adozione di soluzioni ottiche appropriate e uno stile di vita sano, rappresenta la strategia migliore per mantenere occhi sani e una visione chiara anche in età avanzata.

I principali disturbi visivi che compaiono con l'avanzare dell'età

Con il progredire dell'età, gli occhi attraversano cambiamenti fisiologici che possono portare a diversi disturbi visivi. Conoscerli è il primo passo per affrontarli nel modo giusto.

La presbiopia: quando leggere diventa difficile

La presbiopia è probabilmente il disturbo visivo legato all'età più comune e conosciuto. Si manifesta generalmente dopo i 40-45 anni e consiste nella progressiva difficoltà a mettere a fuoco oggetti vicini. 

Chi ne soffre si ritrova ad allontanare sempre più il giornale o lo smartphone per riuscire a leggere, fino a quando anche questa strategia non è più sufficiente.

Questo disturbo è causato dalla perdita di elasticità del cristallino, la lente naturale dell'occhio che, con l'avanzare dell'età, diventa più rigida e meno capace di modificare la propria curvatura per mettere a fuoco a diverse distanze. 

La presbiopia è un processo naturale che colpisce praticamente tutti, indipendentemente da altri difetti visivi preesistenti come miopia o astigmatismo.

I sintomi principali includono difficoltà nella lettura da vicino, necessità di maggiore illuminazione per vedere chiaramente, affaticamento visivo durante lavori ravvicinati e occasionali mal di testa dopo attività che richiedono una visione ravvicinata prolungata.

Cataratta: sintomi iniziali e quando intervenire

La cataratta è una condizione caratterizzata dall'opacizzazione del cristallino che, da trasparente, diventa gradualmente opaco, causando una visione offuscata o annebbiata. Sebbene sia più comune nelle persone oltre i 60 anni, i suoi primi segni possono manifestarsi anche prima.

I sintomi iniziali includono una leggera offuscamento della vista, maggiore sensibilità all'abbagliamento, difficoltà nella visione notturna e alterazioni nella percezione dei colori, che appaiono sbiaditi o ingialliti. Molte persone descrivono la sensazione di guardare attraverso un vetro appannato o sporco.

La cataratta progredisce lentamente e nelle sue fasi iniziali può essere gestita con soluzioni ottiche appropriate, come occhiali con filtri specifici o lenti antiriflesso.

Tuttavia, quando inizia a interferire significativamente con le attività quotidiane, può essere necessario un intervento chirurgico, che oggi è una procedura sicura e altamente efficace.

Degenerazione maculare legata all'età: riconoscere i segnali

La degenerazione maculare legata all'età (DMLE) è una condizione che colpisce la macula, la parte centrale della retina responsabile della visione nitida e dettagliata.

Esistono due forme principali: secca (più comune e a progressione lenta) e umida (meno comune ma a progressione più rapida).

I segnali precoci includono distorsione delle linee rette, che appaiono ondulate o spezzate, difficoltà a riconoscere i volti, una zona scura o sfocata al centro del campo visivo e, in alcuni casi, alterata percezione delle dimensioni degli oggetti.

È importante sottolineare che la DMLE non causa cecità completa, poiché la visione periferica rimane generalmente intatta.

Sebbene non esista una cura definitiva per la DMLE, il riconoscimento precoce dei sintomi è fondamentale per rallentarne la progressione attraverso integratori specifici, protezione dalla luce UV e, nei casi di forma umida, terapie mediche come le iniezioni intravitreali.

Glaucoma: l'importanza della diagnosi precoce

Il glaucoma è una patologia caratterizzata da un danneggiamento progressivo del nervo ottico, spesso associato a un aumento della pressione intraoculare. È particolarmente insidioso perché, nelle sue fasi iniziali, raramente causa sintomi evidenti, tanto da essere definito "il ladro silenzioso della vista".

Nelle forme più comuni di glaucoma, la perdita del campo visivo inizia dalla periferia e progredisce gradualmente verso il centro.

Poiché il cervello è abile nel compensare queste alterazioni iniziali, molte persone non si accorgono del problema fino a quando non è già in fase avanzata.

Proprio per questo motivo, lo screening periodico della pressione oculare diventa fondamentale dopo i 40 anni, specialmente per chi ha familiari con storia di glaucoma.

Il glaucoma, se diagnosticato precocemente, può essere efficacemente gestito con colliri specifici, trattamenti laser o interventi chirurgici, prevenendo ulteriori danni al nervo ottico e conservando la vista.

Il ruolo dell'optometrista nella diagnosi precoce

L'optometrista gioca un ruolo cruciale nella prevenzione e nella gestione dei disturbi visivi legati all'età, grazie alla sua capacità di effettuare screening completi e identificare potenziali problematiche nelle loro fasi iniziali.

Esame optometrico completo: cosa comprende

Un esame optometrico completo va ben oltre la semplice misurazione della vista. Include una serie di test e valutazioni che permettono di ottenere un quadro completo della salute visiva del paziente.

Un esame completo tipicamente include:

  • Anamnesi dettagliata per raccogliere informazioni sulla storia medica e visiva del paziente
  • Misurazione dell'acuità visiva a diverse distanze
  • Valutazione della motilità oculare e della visione binoculare
  • Esame della refrazione per determinare l'eventuale necessità di correzione ottica
  • Misurazione della pressione intraoculare (tonometria)
  • Esame del campo visivo per rilevare eventuali deficit periferici
  • Valutazione del fondo oculare per esaminare la retina e il nervo ottico

Questi test permettono all'optometrista di identificare non solo difetti refrattivi come miopia, ipermetropia o astigmatismo, ma anche segni precoci di patologie come glaucoma, cataratta o degenerazione maculare.

Tecnologie moderne per lo screening dei disturbi visivi

I centri ottici all'avanguardia, come Ottica Saglinbeni, dispongono oggi di tecnologie sofisticate che permettono screening sempre più accurati e precoci dei disturbi visivi legati all'età.

La topografia corneale, ad esempio, crea una mappa dettagliata della superficie della cornea, utile per identificare irregolarità e monitorare condizioni come l'astigmatismo.

L'OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) permette di visualizzare in sezione i diversi strati della retina, fornendo informazioni preziose sulla salute del nervo ottico e della macula.

I moderni tonometri a soffio consentono una misurazione non invasiva della pressione intraoculare, fondamentale per lo screening del glaucoma, mentre i retinografi digitali permettono di fotografare il fondo oculare e archiviare le immagini per confronti futuri, facilitando il monitoraggio di eventuali cambiamenti nel tempo.

Queste tecnologie non solo aumentano la precisione diagnostica, ma rendono anche l'esperienza più confortevole per il paziente, incoraggiando controlli regolari.

La differenza tra controllo optometrico e visita oculistica

È importante comprendere la differenza tra un controllo optometrico e una visita oculistica.

L'optometrista è un professionista specializzato nella misurazione della vista e nella prescrizione di dispositivi correttivi, mentre l'oculista è un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle patologie oculari.

L'optometrista può identificare segni e sintomi di potenziali problemi e, quando necessario, indirizzare il paziente verso un oculista per una valutazione medica più approfondita. Questa collaborazione tra professionisti è fondamentale per garantire una gestione ottimale della salute visiva.

Un controllo optometrico regolare rappresenta la prima linea di difesa contro i disturbi visivi legati all'età. Si raccomanda generalmente un controllo ogni due anni per adulti tra i 40 e i 60 anni, e annuale dopo i 60 anni o in presenza di fattori di rischio specifici.

Soluzioni ottiche per i disturbi legati all'età

Una volta identificati i disturbi visivi, il centro ottico può proporre diverse soluzioni correttive personalizzate in base alle specifiche esigenze del paziente.

Lenti progressive: la soluzione moderna per la presbiopia

Le lenti progressive rappresentano oggi la soluzione più avanzata e confortevole per chi soffre di presbiopia. A differenza delle tradizionali lenti bifocali, che presentano una linea di demarcazione visibile tra la zona per la visione da lontano e quella per la visione da vicino, le lenti progressive offrono una transizione graduale e impercettibile tra le diverse distanze visive.

Questo permette di vedere nitidamente a tutte le distanze - lontano, intermedio e vicino - con un unico paio di occhiali, eliminando la necessità di cambiare continuamente occhiali o di adottare posture innaturali per trovare il punto di messa a fuoco corretto.

Le moderne lenti progressive sono disponibili in diverse fasce di prezzo e qualità, con le versioni più avanzate che offrono campi visivi più ampi e transizioni più fluide tra le diverse zone. Un optometrista esperto può guidare nella scelta della soluzione più adatta alle specifiche esigenze visive e allo stile di vita.

Filtri speciali per la protezione dalla luce blu e UV

Con l'avanzare dell'età, gli occhi diventano più sensibili alla luce intensa e ai raggi UV. I centri ottici moderni offrono lenti con filtri speciali che possono migliorare significativamente il comfort visivo delle persone più mature.

I filtri per la luce blu, ad esempio, riducono l'esposizione alla luce blu ad alta energia emessa da schermi digitali e illuminazione LED, potenzialmente dannosa per la retina e nota per interferire con i ritmi circadiani.

Questi filtri possono essere particolarmente utili per chi soffre di affaticamento visivo digitale o ha iniziali segni di degenerazione maculare.

I filtri UV, d'altra parte, bloccano i dannosi raggi ultravioletti, riducendo il rischio di cataratta e altri danni oculari legati all'esposizione solare.

Molti centri ottici offrono anche lenti con filtri selettivi che bloccano specifiche lunghezze d'onda nocive, particolarmente benefici per chi soffre di alta sensibilità alla luce o condizioni come la degenerazione maculare.

Lenti fotocromatiche e polarizzate: vantaggi per gli occhi maturi

Le lenti fotocromatiche, che si scuriscono automaticamente in presenza di luce solare, rappresentano una soluzione pratica per gli occhi maturi, particolarmente sensibili alle variazioni di luminosità.

Queste lenti eliminano la necessità di cambiare continuamente tra occhiali da vista e da sole, garantendo al contempo una protezione ottimale in ogni condizione di luce.

Le lenti polarizzate, invece, sono specificamente progettate per eliminare i riflessi e migliorare il contrasto, risultando particolarmente benefiche per la guida o per attività all'aperto.

Riducendo l'abbagliamento, queste lenti possono migliorare significativamente la visione delle persone con iniziali segni di cataratta o degenerazione maculare.

Le moderne tecnologie permettono di combinare diverse funzionalità in un'unica lente, offrendo soluzioni altamente personalizzate che rispondono a esigenze visive specifiche. Un centro ottico qualificato come Ottica Saglinbeni può consigliare la combinazione più adatta al singolo caso.

Strategie preventive per mantenere la salute visiva

Oltre alle soluzioni correttive, esistono strategie preventive che possono contribuire a mantenere la salute degli occhi anche in età avanzata.

La corretta alimentazione per la salute degli occhi

Una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti e nutrienti specifici, può svolgere un ruolo importante nella prevenzione di molti disturbi visivi legati all'età.

Alimenti ricchi di luteina e zeaxantina, come gli spinaci, il cavolo e le uova, possono proteggere la macula dai danni ossidativi. Gli acidi grassi omega-3, presenti nel pesce grasso come il salmone, contribuiscono alla salute della retina e possono ridurre il rischio di occhio secco.

Vitamine e minerali come la vitamina C, la vitamina E, lo zinco e il selenio svolgono ruoli protettivi per i tessuti oculari. In alcuni casi, soprattutto per persone con fattori di rischio specifici o segni iniziali di degenerazione maculare, l'optometrista potrebbe consigliare integratori specifici formulati per la salute degli occhi.

L'importanza del controllo periodico della vista

I controlli visivi regolari rappresentano la strategia preventiva più efficace contro i disturbi legati all'età. Come già accennato, si raccomanda un controllo ogni due anni per adulti tra i 40 e i 60 anni, e annuale dopo i 60 anni o in presenza di fattori di rischio.

Questi controlli permettono di identificare precocemente eventuali cambiamenti o anomalie, consentendo interventi tempestivi che possono prevenire danni permanenti alla vista.

È importante sottolineare che molte condizioni oculari, come il glaucoma, possono svilupparsi senza sintomi evidenti nelle fasi iniziali, rendendo lo screening periodico ancora più cruciale.

Esercizi e abitudini per ridurre l'affaticamento visivo

Alcune semplici abitudini quotidiane possono contribuire a ridurre l'affaticamento visivo e a mantenere il comfort anche in età avanzata.

La regola del 20-20-20, ad esempio, consiglia di guardare ogni 20 minuti qualcosa a 20 piedi (circa 6 metri) di distanza per almeno 20 secondi, permettendo agli occhi di rilassarsi durante l'uso prolungato di schermi digitali.

Mantenere un'adeguata umidità negli ambienti, fare pause regolari durante attività visivamente impegnative, assicurarsi un'illuminazione adeguata per la lettura e indossare occhiali da sole di qualità all'aperto sono tutte strategie semplici ma efficaci per proteggere la salute oculare.

Alcuni esercizi specifici, come alternare la messa a fuoco tra oggetti vicini e lontani o massaggiare delicatamente la zona perioculare, possono aiutare a ridurre la tensione muscolare e migliorare il comfort visivo quotidiano.

Quando l'intervento dell'ottico non basta: segnali d'allarme

Sebbene l'optometrista svolga un ruolo fondamentale nella gestione della salute visiva, esistono situazioni che richiedono l'intervento di un medico oculista.

Sintomi che richiedono una visita oculistica urgente

Alcuni sintomi devono essere considerati segnali d'allarme che richiedono una valutazione medica tempestiva. Tra questi:

  • Perdita improvvisa della vista, anche se temporanea
  • Comparsa improvvisa di lampi di luce, macchie o "mosche volanti"
  • Dolore oculare intenso
  • Arrossamento oculare accompagnato da dolore o alterazioni della vista
  • Visione doppia non correlata alla stanchezza
  • Aloni colorati intorno alle luci
  • Cambiamenti rapidi nella qualità della visione

Questi sintomi potrebbero indicare condizioni acute come distacco di retina, glaucoma ad angolo chiuso o infiammazioni oculari serie che richiedono intervento medico immediato.

La collaborazione tra ottico-optometrista e oculista

La gestione ottimale della salute visiva, specialmente in età avanzata, richiede spesso una collaborazione tra diversi professionisti.

L'optometrista può identificare potenziali problemi durante un esame di routine e indirizzare il paziente verso l'oculista per una diagnosi medica e, se necessario, un trattamento specialistico.

Una volta che l'oculista ha stabilito una diagnosi e un piano terapeutico, l'optometrista può svolgere un ruolo complementare, fornendo dispositivi correttivi appropriati e monitorando regolarmente la condizione visiva del paziente.

Questa collaborazione interdisciplinare garantisce un approccio completo alla cura degli occhi.

Trattamenti medici e chirurgici per i disturbi visivi dell'età

Per molti disturbi visivi legati all'età, sono disponibili trattamenti medici o chirurgici efficaci quando le soluzioni ottiche non sono più sufficienti. La cataratta, ad esempio, può essere risolta con un intervento chirurgico relativamente semplice e sicuro che rimuove il cristallino opacizzato e lo sostituisce con una lente intraoculare artificiale.

Il glaucoma può essere gestito con colliri che riducono la pressione intraoculare, trattamenti laser che migliorano il drenaggio dell'umore acqueo o interventi chirurgici più invasivi nei casi più gravi.

Per la degenerazione maculare di tipo umido, le iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF possono rallentare significativamente la progressione della malattia e, in alcuni casi, migliorare la visione.

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