Palazzo Donà Brusa, Salizada S. Polo, Venezia, VE, Italia

HAROLD STEVENSON

CULTURA
Dal 16 aprile al 27 luglio 2024
In giornata
HAROLD STEVENSON

Inaugurazione della mostra e della nuova sede di Tommaso Calabro a Venezia

 

Opening martedì, 16 aprile 2024, ore 10:00 – 19:00

17 -21 aprile ore 11:00 - 19:00

 

 

17 aprile – 27 luglio 2024

Palazzo Donà Brusa

Campo San Polo 2177, Venezia


 


Martedì 16 aprile 2024 Tommaso Calabro inaugura la nuova sede a Venezia. Situata al piano nobile di Palazzo Donà Brusa a Campo San Polo, un edificio storico le cui origini risalgono agli inizi del XIV secolo, la sede segna un nuovo capitolo nell'attività della galleria, celebrando l’artista americano Harold Stevenson (1929-2018) e il suo legame con la città lagunare.

 

La mostra "Harold Stevenson", prima monografica in Italia, apre in concomitanza alla pre-apertura della 60ª Esposizione Internazionale d'Arte, Biennale Arte di Venezia. È a Venezia, nel sestiere di San Polo, che Stevenson ha presentato per la prima volta i suoi lavori alla Piccola Biennale del 1962 a Palazzo Papadopoli (ora Amman Hotel), il primo evento collaterale alla 31ª edizione della Biennale Arte di Venezia organizzato della gallerista francese Iris Clert. Questo momento ha segnato una tappa fondamentale nella carriera di Stevenson, consolidando il suo rapporto con la città e contribuendo alla sua fama internazionale.

 

Nel 1964 Stevenson partecipò anche alla "Biennale Flottante" sempre un progetto di Iris Clert. Due opere furono confiscate per l'audacia dei soggetti e la Clert fu processata a Chioggia e condannata a due mesi di prigione e alla confisca delle opere, nonostante citasse Michelangelo come riferimento. Ricorse in appello: il processo durò un anno e la Clert, assistita dall'avvocato Levi, vinse la causa, facendo leva sul confronto con Michelangelo, e le opere le furono restituite. [1]

 

Harold Stevenson, un giovane uomo di fine secolo dell'Oklahoma, ora residente a Parigi, solitamente vestito completamente di bianco con un fiore bianco molto grande e molto esotico nell’ asola. Il suo ritratto di Lord Willoughby de Astor è dipinto su 9 pannelli "così che i suoi nipoti possano averne ognuno un pezzo", spiega Harold. Iris Clert dice "un nuovo Michelangelo. Lo adoro". [2]

 

Oltre alla mostra di Stevenson, l'apertura della nuova sede della galleria di Tommaso Calabro a Venezia rappresenta un importante evento nel panorama artistico della città. "Harold Stevenson" offre un'opportunità unica di scoprire l'opera di questo artista, amico intimo di Andy Warhol e noto per i suoi dipinti di nudi maschili su larga scala, come il celebre "The New Adam" (1962) nella collezione del Guggenheim di New York.


In mostra a Venezia fino al 27 luglio 2024 lavori realizzati tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta, tra cui i suoi dipinti sensuali, la serie dei "torero" (storica la sua mostra sulla Tour Eiffel nel 1964) e le sculture in vetro realizzate nel 1968 a Murano con Gino Cenedese.

 

...Per gli uomini che avevano lavorato per generazioni con i segreti del vetro, queste non erano nuove rivelazioni. Era responsabilità mia riscoprire questi segreti per me stesso. Guardando attraverso il vetro, l’inconscio prende realtà. L'oracolo parla l'enigma... uno guarda nel vetro e trova le risposte." Harold Stevenson, 12 luglio 1969 [3]

 

Nel 1968, Stevenson trascorse un altro periodo a Venezia collaborando con Gino Cenedese a Murano per creare sculture in vetro. Le opere, insieme a una selezione di citazioni di Stevenson, furono presentate in "Harold Stevenson Gino Cenedese", il catalogo della mostra alla Galleria Iris Clert di Parigi nel 1969.

 

“Una mattina il signor Cenedese invia una barca strana (Bragozzo) per portarmi a Murano. Si chiama MIO BEN. Sul cammino, mi sento come l'Antico Marinaio alla ricerca de frutti esotici del mare. Su un giornale, disegno – l’Unicorno del Mare – simboleggiante la canna (famosa pipa usata per soffiare il vetro). [4]

 

Con “Harold Stevenson” Tommaso Calabro approfondisce ulteriormente le sue ricerche su Alexander Iolas, tra i più celebri galleristi del secolo scorso, che tra il 1972 e il 1984 organizza undici personali dell’artista in America ed Europa: a New York nel 1972, 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1982 e 1984, ad Atene nel 1973 e a Parigi nel 1973 e 1974.



[1] Iris Clert, Iris.time, L’artventure, Denoël, X-trême, 2003 (1a edizione 1978)

[2] LIFE Magazine, 30 luglio 1962                                                                                                                                            

[3] Harold Stevenson Gino Cenedese – catalogo della mostra alla Galerie Iris Clert di Parigi, 1969

[4] Harold Stevenson Gino Cenedese – catalogo della mostra alla Galerie Iris Clert di Parigi, 1969





ORARI DI APERTURA

martedì – sabato / ore 11:00 – 19:00

lunedì / su appuntamento


INSTAGRAM

#HaroldStevenson #TommasoCalabroGallery 

@tommasocalabrogallery


www.tommasocalabro.com


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