Io odio e amo settembre

A settembre tutto inizia, si parte con nuovi progetti, si fanno nuovi propositi.

Da una parte, la tensione positiva verso le novità, l’ignoto che si vuole concretizzare, dall’altra quella nostalgia che c’è quando si lascia qualcosa di conosciuto, che anche se non amato rappresenta un punto fermo, la comfort zone.

Io che sono sempre così attiva, a settembre mi prende un “groppo alla gola” misto ad un po’ di fifa.

Non so se avete presente quella sensazione che si ha quando stai per tuffarti da uno scoglio e guardi giù verso il mare: quell’altezza che prima ti sembrava banale ora ti sembra veramente oltre le tue capacità! Ma ormai sei arrivata sopra lo scoglio e non puoi non tuffarti, pensi che anche gli altri hanno fatto quel tuffo; per cui respiri e... via... trattenendo il fiato, con il cuore che batte forte. Ed è un attimo fino a quando si entra in acqua e l’adrenalina scorre e ti senti felice perchè l’hai fatto quel salto e ora sai che ne puoi fare anche altri, magari più alti...

Settembre per me è un po’ così... Possibile che a 48 anni io abbia ancora paura di settembre?

Questo mese abbiamo dedicato il nostro approfondimento alle Cave di Rubbio e al suo autore Toni Zarpellon. Durante il nostro incontro per l’intervista sono rimasta affascinata dalla lucidità della sua mente, dalla profondità del suo pensiero sul senso della vita e dell’arte. Nel lungo articolo a lui dedicato abbiamo inserito una parte dei suoi pensieri, il testo integrale si può trovare nel nostro sito.

L’utilità dell’arte sta proprio nella sua inutilità o meglio nella sua capacità di accordarsi alle emozioni dello spettatore. Più passano gli anni, più divento grande o meglio, salgo di livello, più mi accorgo di avere bisogno di ammirare bellezza, arte, emozione.

Buon settembre a tutti!