BENESSERE

Che mestiere fate?

Demetrio Battaglia
Demetrio Battaglia
28 novembre 2023
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Che mestiere fate?
So che questo potrebbe sembrare un titolo molto strano, fuorviante addirittura, ma vorrei farvi una domanda, anzi… una proposta.

Se, dopo tanti anni che scrivo questa rubrica, siete infine diventati meditatori e dedicate un po’ di tempo ogni giorno alla vostra consapevolezza mi piacerebbe invitarvi a coinvolgere altre persone.
Capisco che la meditazione sia un’attività molto intima e spesso non si ha il coraggio di dirlo nemmeno alle persone più vicine, visto che non tutta la società è ancora così pronta a capire questa disciplina, anzi!
Sono passato per tutte queste esperienze e mi è capitato innumerevoli volte di parlare di meditazione e ricevere come risposta risolini, ghignatine, e sguardi di scherno. Sono abituato a tutto ciò ma, nonostante tutto, non ho mai mollato.

Non ho nemmeno mai imposto il mio punto di vista e non ho mai preteso che nessuno seguisse questa via, ci mancherebbe altro. Però quando c’è stata l’occasione e si è presentato il giusto momento ho esposto la mia esperienza e, mi è capitato spesso, sono stato d’aiuto.
Soprattutto persone che stavano trascorrendo un momento di prostrazione o difficoltà e mi hanno chiesto una mano. Molto volentieri ho raccontato cosa ha portato la meditazione nella mia vita e ho dato qualche consiglio semplice e pratico per iniziare.

Vi starete ancora chiedendo però cosa centra con tutto questo il titolo: “Che mestiere fate?”
Facile…
Se il vostro lavoro è quello di incontrare molte persone come un insegnante, un relatore, un formatore o in ogni caso un mestiere che vi permette di raccontare la vostra esperienza a più persone, ogni tanto e nella giusta occasione fatelo. Se vedete che vi è apertura dall’altra parte, con delicatezza e cautela, provate a introdurre il discorso, specie se di fronte avere una o più persone che stanno passando un periodo complesso e, di questi tempi, non è così difficile… purtroppo.

È un consiglio spassionato che portate alle persone e vi assicuro, per esperienza personale, che su molte volte che fallirete, perché non incontrerete alcun interesse dall’altra parte, ve ne sarà una che invece ci stupirà e che, molto probabilmente, vi chiederà come fare, come iniziare, come provare. Se tutto andrà per il verso giusto, potreste aver incontrato una persona con cui condividere le vostre esperienze meditative.
Meditare da soli è fondamentale per tutti i motivi di cui vi parlo da anni , ma meditare in gruppo è una pratica potente e entusiasmante perché le energie che sorgono sono decisamente più importanti e ampie.

Coinvolgete chi avete vicino, ma con gentilezza e cautela…

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L'autore

Demetrio Battaglia

Ricercatore, scrittore e informatico