CULTURA

Canova 1822 - 2022

Redazione Occhi
Redazione Occhi
27 settembre 2022
CONDIVIDI:
Canova 1822 - 2022
A partire dal 14 ottobre 2022, giorno successivo al 200 esimo anniversario della morte del grandissimo scultore Antonio Canova avvenuta a Venezia il 13 ottobre 1822, si entra nel vivo dell’anno canoviano che vedrà l’inaugurazione di una serie di importanti mostre in Veneto e non solo, a lui dedicate.
Con grande umiltà Occhi Magazine dedica le sue copertine alle sue opere e lo fa grazie al contributo di un altro artista del territorio bassanese: il fotografo Fabio Zonta. Di lui abbiamo apprezzato gli scatti dedicati agli scultori bassanesi Marinali e le foto presentate alla mostra del 2021 A&A presso casa Allianz a Bassano del Grappa. Come ha scritto la critica Franca Coin a commento della mostra con le foto di Fabio Zonta ad Asolo “Il Canova in fotografia riemerge con forza nel momento in cui l’occhio interpretativo del fotografo colpisce nel segno: uno scatto immortala la tridimensionalità, un colpo di luce fa emergere le forme, sorvola sulle superfici, coglie dettagli espressivi, fa risaltare dei particolari, ricrea un movimento. Ed è proprio il movimento delle opere di Canova che si scopre scatto dopo scatto.” (Franca Coin)
Fulcro dell’anno canoviano saranno senza dubbio le citta di Bassano del Grappa e Possagno eredi dello scultore grazie alle donazioni fatte dal fratello del Canova a seguito della morte dell’artista. Anche Venezia citta molto amata e dove Canova morì gli dedicherà una mostra proprio a palazzo Correr con le foto di Fabio Zonta.
Ecco, quindi, una piccola guida su tutte le mostre attive e di prossima inaugurazione dedicate al grande ANTONIO CANOVA.

"IO, CANOVA. GENIO EUROPEO"
Museo Civico di Bassano del Grappa
15 ottobre 2022 – 26 febbraio 2023
A Bassano del Grappa, la spettacolare mostra per i 200 anni dalla sua morte, svela l’altro Canova: non solo il grande artista, ma anche l’uomo, il collezionista, il diplomatico

Canova oltre l’artista; oltre il geniale scultore acclamato dai contemporanei come il nuovo Fidia; oltre il Maestro che, senza rinunciare ad essere moderno, fece risorgere l’antico in scultura e, oggi come ieri, incanta con la bellezza eterna e senza tempo delle sue opere magicamente percorse da un palpito di vita.
Protagonista di un periodo di grandi stravolgimenti storici e politici, tra guerre e rivoluzioni che cambiarono il volto dell’Europa, Antonio Canova (1757 - 1822) regalò al mondo la speranza nel futuro attraverso la creazione di un’arte in perfetto equilibrio tra reale e ideale, avvicinando l’uomo al mito e ispirando azioni e sentimenti di armonia e di pace.
Curata da Giuseppe Pavanello e Mario Guderzo con il coordinamento scientifico di Barbara Guidi, organizzata dai Musei Civici di Bassano del Grappa e da Villaggio Globale International e posta sotto l’egida del “Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova”, “Io, Canova. Genio europeo” intende indagare alcuni aspetti mai affrontati prima in una mostra: tra questi la formazione, la maturazione artistica e la partecipazione alla storia europea e mondiale di questo straordinario protagonista, che fu capace di orientare il gusto di un’intera epoca. Un racconto per immagini che al ricco patrimonio artistico e documentario di Canova presente a Bassano, affianca prestiti nazionali e internazionali: dai capolavori del Maestro - come il marmo della “Principessa Leopoldina Esterhazy Liechtenstein” che giunge dalla Polonia, il grande gesso della “Religione” dei Musei Vaticani, l’imponente “Marte e Venere” realizzato per Giorgio IV d’Inghilterra, l’ “Endimione dormiente” dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna, la “Testa di Clio” dal Musée Fabre di Montpellier o la “Danzatrice col dito al mento” della Collezione Agnelli, per citarne alcuni
Nel complesso, circa 150 opere tra sculture, dipinti, disegni e documenti preziosi, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private italiane ed europee – le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Museo di Castelvecchio di Verona, il Museo Correr di Venezia, la Protomoteca Capitolina, i Musei Vaticani, il British Museum di Londra, la Malmaison di Parigi, l’Albertina e il Kunsthistorisches Museum di Vienna, lo Schloss Esterhazy, l’Alte Pinakothek di Monaco, per citarne alcuni – accompagneranno i visitatori prima dentro l’universo creativo del maestro, poi sulle orme del “viaggiatore” Canova dall’Italia alle grandi corti d’Europa.

Orari
Tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00,
chiuso il martedì.
Info
T. +39 0424 519901
[email protected]
www.museibassano.it

CANOVA 1822-2022 Ritorno a Venezia 
Fotografie di Fabio Zonta
Venezia, Museo Correr
28 ottobre 2022 – 5 febbraio 2023 
Mostra a cura di Andrea Bellieni e Camilla Grimaldi

Dal 28 ottobre 2022, in occasione del bicentenario della morte, lo scultore è doverosamente celebrato al Correr con una mostra realizzata dalla FONDAZIONE MUSEI CIVICI DI VENEZIA, nuovamente con il sostegno di VENICE INTERNATIONAL FOUNDATION, curata da Andrea Bellieni e Camilla Grimaldi: la scultura di Canova riletta e interpretata da un autentico artista della fotografia: FABIO ZONTA
Grazie ad un innesto mutevole e variegato di luci ed ombre, di tagli compositivi eccentrici, di concessioni al dramma delle pose o alla dolcezza degli incarnati, Zonta ci restituisce la dimensione eterna di Canova e delle sue opere attualizzata nella sequenza delle immagini catturate dal suo obiettivo, che mai scende a patti con l’idea di una documentazione tout court ma piuttosto si erge a strumento di interpretazione o, ancor meglio, ad opera d’arte essa stessa. C’è nella potenza delle sue fotografie lo stesso ardire che Canova sperimenta sulla materia, mai succube o titubante davanti al mistero della creazione che si rivela agli occhi nello sforzo dello scalpello o del modellato: così è infatti nella “carne viva” delle sublimi sculture di Canova, così è anche nella forza del chiaro - scuro che sentenzia il potere dell’immagine di Zonta, che ha rubato la linfa vitale da quella “carne viva”. 
Quello di Zonta è un palese inganno o, meglio sarebbe dire, la pratica eccellente di una ambiguità dell’immagine che ha la sua ragione d’essere in quel lecito riprodurre la statuaria classicità dei capolavori canoviani. Un esercizio eseguito al massimo della perfezione tecnica, che attribuisce al suo lavoro un’autonomia linguistica e valoriale tale da considerare il suo artificio creativo di pari bellezza rispetto all’opera d’arte riprodotta (Gabriella Belli – dal catalogo della mostra). 

Fabio Zonta è nato nel 1958 a Bassano del Grappa dove vive e lavora. Ha iniziato la sua carriera giovanissimo, a Milano nel 1977 nell’agenzia Publifoto, lavorando con alcuni dei più noti fotografi internazionali dell’epoca. Dopo molti anni di collaborazioni con importanti riviste di architettura e design e alcuni significativi architetti, Aldo Cibic, Matteo Thun ed Ettore Sottsass (per restare in area mitteleuropea), ha iniziato un percorso di ricerca autonomo con il libro Palingenesi e concretizzato in numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. 

CANOVA GLORIA TREVIGIANA
Museo Bailo, fino al 1 novembre 2022
La mostra “Canova, Gloria Trevigiana” prima delle grandi mostre venete per il secondo Centenario della morte di Antonio Canova, è stata apprezzata in pari misura da pubblico e critica. Un successo oggettivo ed evidente che ha convinto il Comune di Treviso e i Musei Civici a prorogare l’evento.
Dal 4 ottobre al 1 novembre (nella data simbolica del compleanno di Canova) sarà possibile accedere alle sezioni dedicate a Treviso tra ‘700 e ‘800, ai capolavori Papafava con Apollo e Perseo, il Gladiatore e Creugante, e poi Venere che esce dal bagno, i bassorilievi, le incisioni, la sezione Canova/Treviso e le foto di Fabio Zonta, una selezione di 30 straordinari scatti artistici canoviani del fotografo Fabio Zonta.

CANOVA/FABIO ZONTA
Asolo, Sala della Ragione del Museo Civico
Fino al 10 ottobre 2022
Orario di apertura del Museo: sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Biglietto d’’ingresso euro 5,00 – ridotto euro 4,00

CANOVA E IL DOLORE
Le stele Mellerio. Il rinnovamento della rappresentazione sepolcrale
Museo Gypsotheca Antonio Canova
Fino all’8 gennaio 2023

Mostra ideata dal  Presidente della Fondazione Antoio Canova, Vittorio Sgarbi e curata da Stefano Grandesso e Francesco Leone, trova il suo apice nella ricomposizione, per la prima volta dal loro smembramento, dei due monumenti Mellerio, voluti dal conte Giacomo Mellerio in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco, dopo aver visitato lo studio romano di Canova.
In mostra, oltre a questa straordinaria ricomposizione, si potranno ammirare opere provenienti da collezioni pubbliche e private nazionali e internazionali, suddivise in tre sezioni: la prima dedicata alle stele Mellerio e al monumento di De Fabris, la seconda al rinnovamento della rappresentazione sepolcrale operato da Canova e l’ultima che ripercorre gli omaggi di molti artisti a Canova e alle sue invenzioni.
All’interno del percorso espositivo, infatti, saranno anche presenti dei disegni canoviani inediti, il taccuino canoviano di Possagno esposto al pubblico per la prima volta dopo il restauro da parte del Museo Canova e i disegni di Felice Giani e della sua cerchia, provenienti dal Museo del Prado e qui per la prima volta esposti.
A marzo 2023 verrà inaugurata l’ultima mostra del bicentenario dedicata ai discepoli del Canova:
Canova, Arte e Potere. La collezione di Giovanni Battista Sommariva, ideata sempre dal Presidente Sgarbi e curata dalla direttrice del Museo Canova Moira Mascotto ed Elena Catra. 

Ti piacciono i nostri articoli? Iscriviti alle nostre migliori uscite.

Inserisci un'email valida

Siamo in continua evoluzione con il nostro Occhi Magazine; se hai domande o suggerimenti, non esitare a contattarci!

Seguici su Facebook, Linkedin, Instagram e Twitter.

Condividi:

L'autore

Redazione Occhi

La nostra redazione è composta da un team di professionisti appassionati, attivi e connessi alle realtà locali quanto lo siamo anche al progresso e l’internazionalità. Comunichiamo con classe i nostri valori, grazie al giusto equilibrio tra contenuti redazionali e grafica.