CULTURA

PAGINAPIEGATAARTE – Maggio 2023

Claudio Brunello
27 aprile 2023
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PAGINAPIEGATAARTE – Maggio 2023
Questo mese analizzo il singolare successo della mostra
“MESSE CONTEMPORARY ART EXPERIENCE”, allestita all'interno della Chiesa San Giovanni, in Piazza Libertà a Bassano del Grappa (VI), dal 25 Marzo al 10 Aprile 2023. 

Sono diversi i fattori che hanno prodotto tale successo di pubblico (circa 12.000 visitatori in soli 15 giorni, con una media di 800 presenze al giorno) uno, sicuramente il luogo in pieno centro cittadino, nella grande Chiesa di San Giovanni, concessa dall'Abate Don Andrea Guglielmi, che, appassionato d'Arte Contemporanea, ha compreso la bontà del progetto, dando carta bianca ai responsabili e partecipando, inoltre, con un interessante intervento nel bellissimo catalogo. Altro fattore determinante è stato l'impegno capillare dell'Associazione “Dif.Fusione88”, composta da sette persone dai 32 ai 70 anni, in ordine di età: Francesca De Marchi (la più giovane), forte appassionata di cinema e interior design nel ruolo di Vice-Presidente; Matteo Bizzotto Montieni (il più giovane), dal forte senso civico e passione politica, nel ruolo di Vice Presidente; Mauro Spigarolo, grafico esperto (suo il catalogo MESSE), nel ruolo d'esperto d'Arte Contemporanea; Romano Zanon, filosofo non praticante dalle forti attitudini narrative, nel ruolo di Presidente; Ruggero Bizzotto, agente assicurativo dalla grande capacità armonizzatrice, nel ruolo di tesoriere; Claudio Brunello, artista e curatore, con il ruolo di animoso esperto d'Arte Contemporanea; infine, Pietro Gasparotto, ex gallerista d'arte, con il ruolo, assieme a Mauro e Claudio, di esperto d'Arte Contemporanea in chiave figurativa. 
Fattore non ultimo, una capillare e attenta promozione portata avanti dai soci e dai tredici artisti invitati, con forti personalità operanti in stili diversi. In ordine alfabetico, in poche parole ve li descrivo. Greta Bisandola, con studio a Padova, indaga il volto e il corpo umano con linguaggio figurativo espressionista intimo e tragico. I volti rappresentati guardano verso un oltre che si gira su sé stesso, in un tempo privo di luce, dove l'oscurità espressa illumina lo spazio al di là di una soglia di uno spazio sconosciuto. Vania Broccoli, con studio a Bassano del Grappa, per mezzo dell'uso della fotografia,  indaga il disagio di essere singolarmente diversi, ma simili. Lo scatto è composto ed espresso come una sorta di frame cinematografico. L'artista si immerge in realtà spesso scomode, mantenendo un'eleganza compositiva che fa dello scatto, a volte, un'esaltazione del non umano o del disagio di vivere con mancanze oggettive. Maddalena Brunello, con studio a Solagna (VI), agisce su vecchi tessuti appartenuti alle nonne, utilizzando l'incisione, oltre a svariate altre tecniche e materiali. La delicatezza del colore, la forza dell'incisione, i leggeri e delicati interventi con il cucire, atto ad unire un fare emotivo ricco di poesia visiva, espressa con grafismi spesso non leggibili, pertanto individuali, ma comunque portatori di messaggi sconosciuti, che esprimono un'emozione in chiave di traccia e racconto. Saturno Buttò, con studio a Bibione (VE), con la sua arte caratterizzata da una personale interpretazione del sacro, visto e/o immaginato, espresso con un fare pittorico con spiazzanti aspetti gotici, che va oltre l'iperrealismo, ponendosi in un non luogo con elementi surreali, dove il mito si fonde con il desiderio recondito di essere parte della scena. Sono opere che turbano, a volte creano repulsione ma sicuramente attrazione, se non addirittura desiderio. Marco Chiurato, con studio a Marostica (VI), in questa mostra presenta come azione artistica la sua compagna Lumino. Compone un'installazione formata da migliaia di lumini da cimitero che creano una sorta di missili.  La sua azione artistica, oggi più che mai, è calata nel quotidiano, provocante polemica, ma comunque stimolo, con argomento trattati relativo alla guerra in atto in Ucraina. Fabio Guerra, con studio a Thiene (VI), con frammenti di carta e ceramica crea mosaici di incomprensibile lettura, se non la percezione del valore dei frammenti stessi, dove la povertà diventa ricchezza, uno spazio informale composto da un'informazione scomposta percepita solo come pura emozione. Con ceramiche, vetro e ferro crea tensioni inconsuete già solo fra i materiali presentati. Simone Lucietti, con studio a Semonzo (TV), provoca e denuncia con l'installazione presentata la pericolosità dell'adagiarsi in una sorta di riposo creante la fine di un agire, una grande sedia (sorta di trono) in cui il potere si difende,  installazione/scultura che implica movimento sia fisico che mentale, la riflessione individuale sul percepito è d'obbligo. Daniele Marcon, con studio a Marostica (VI):  la sintesi visiva in chiave astratta, ma di derivazione spirituale/emozionale è la sua espressione, le stesure del colore espresse in diversi spazi poi composti, creano una sorta di, mosaico, dove ogni elemento basta a se stesso. Si crea un codice a barre di mercifica memoria, ma  l'emozione del percepito affascina per la poesia, l'armonia del tutto. Enrico Minato, con studio a Pieve del Grappa (TV), è artista post-concettuale, poeta visivo e performer, usa le lettere dell'alfabeto per comporre comunicazioni portatrici di uno spazio altro. Va con il suo agire alle radici stesse della comunicazione e ci induce alla riflessione sul valore della conoscenza. Le sue performance sono stimolanti e provocatorie del senso comune accettato. Filippo Robboni, con studio a Milano, si esprime con un linguaggio pittorico figurativo espressionista in chiave “no human”, per entrare in un fare pittorico singolare e ricco di un coinvolgimento visionario e surreale, ma comunque atto a provocare una forte riflessione sul percepito della diversa figura umana. Joseph Rossi, con studio a Thiene (VI), si esprime come gioco, ora serio ora ironico, di idee originali e rimandi culturali e artistici da riscoprire, scomporre, ricostruire ed attualizzare per giungere a espressioni nuove con aspetti fortemente neo-concettuali. Gioca con la parola, sia essa autonoma, che espressa in pagine.
Emanuele Sartori, con studio a Vicenza,  taglia, copia, scompone e incolla immagini, creando opere certamente figurative, ma con una componente concettuale che fonde immagini rimandanti agli anni '50 e '60. Egli vede nel mondo reale (ma avariato) dei rotocalchi il condizionamento della  comunicazione. Le sue opere nascono dal tentativo di tradurre la complessa visione e fascinazione della realtà, in splendida incomprensione. 
Arianna Tassotti, con studio a Bassano del Grappa (VI), la fotografia è il suo medium espressivo, il suo sentire espresso senza limiti di tempo e dimensione, nasce dall'osservazione speculare della natura nella sua realtà più intrinseca giungendo ad una astrazione del reale. Entrando nella dimensione del macro ne estrapola visioni estranee alla realtà d'origine.

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L'autore

Nato nel 1954 a Rossano Veneto (VI), da una famiglia di agricoltori che si trasferiscono a Torino quando ha pochi mesi di vita. La sua formazione culturale, fino ai venti anni, avviene nel capoluogo piemontese. Nel 1972 si diploma vetrinista di abbigliamento e tessuti con il massimo dei voti, suo insegnante di scenotecnica è Claudio Rotta Loria, affermato artista piemontese. Nel 1973 vince il Premio "Cairoli" Concorso d’arte contemporanea, più volte segnalato in diversi Premi d’Arte, ed è invitato a partecipare alla realizzazione di una grande tela "Giovani per i Giovani", eseguita dal vivo nella città di Chieri (TO). Stimato dal critico d’arte Aldo Passoni, al tempo Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Torino, che lo inserisce nell’importante mostra collettiva "Piemonte Segno ‘74" alla Galleria d’arte Giorgi di Firenze. Nel 1974 avviene il trasferimento a Bassano del Grappa, dove tuttora risiede e crea con il fratello Giuseppe la discoteca "Shindy", uno dei locali, oggi, storici di Bassano. Nel 1977 si sposa con Daniela Scotton e fa nascere "Radio Bassano 104" una delle primissime radio libere della zona. Nel 1987 Il suo fare arte dall'iniziale Op-art, muta verso la più libera arte informale, attratto dalla genesi del gesto e la forza comunicativa del segno e, non ultimo, dal fascino tattile della materia. Nel 1983, con la moglie e il fratello Giuseppe crea il celebre locale "Ottocento". Nel 1988 è socio fondatore e presidente dell’Associazione Culturale "ACAV ‘88" e l’anno seguente fino al 1991 fa parte della Commissione artistica della "Chiesetta dell’Angelo" spazio espositivo bassanese. Nel 1999, sempre a Bassano del Grappa, realizza e dirige all’interno del noto locale "Ottocento" uno spazio denominato "PAGINAPIEGATA art gallery" dedicato esclusivamente all’Arte contemporanea e alla cultura. Ne cura la programmazione fino alla chiusura nel Luglio 2007 (organizzando oltre 40 mostre di artisti locali e 100 proiezioni d’arte contemporanea). Nel 2002 inizia il periodo tuttora in essere delle tele di formato quadrato, che singole o associate fra loro nella fattispecie di cellule/parole o tessere autonome creano possibili assemblaggi in continua mutazione. Dal 2007 si dedica all’arte a tempo pieno, come curatore, promotore e naturalmente artista. Nel 2010, 2011 e 2014 ha tenuto laboratori sul movimento Dada, sull’Arte Povera e sulla Trash art al Liceo d’arte "G. De Fabris" di Nove - VI. Nel 2013 crea un ciclo di incontri dedicato alla creatività dal nome "Pagina Piegata - intrecci d’arte", coinvolgendo: artisti, fotografi, scrittori, musicisti e critici d’arte. Nel 2014 ha iniziato con il figlio Nicolò il progetto "Contenitori d’identità", consistente nell’ideazione e produzione di oggetti di complemento d’arredo con caratteristiche concettuali. Nel 2019 è curatore delle mostre realizzate nella sede bassanese di Allianz e dello Spazio Olimpia. Dal 2020 crea il canale YouTube "PaginaPiegataArte" dove spiega l'arte contemporanea. Nel 2022 pubblica il libro "Pagina Piegata - introduzione all'arte contemporanea dal II° dopoguerra ad oggi". Sempre nello stesso anno è inserito nell'Archivio Ezio Bosso di Torino. E' socio fondatore dell'Associazione culturale "Dif-Fusione 88" che si occupa di promozione del contemporaneo in tutte le sue forme. Ha esposto in Italia e all’estero, sue opere sono presenti nella Galleria d'arte Anna Breda Arte e Design di Padova, in negozi di design d’arredo e in collezioni private e pubbliche.