Gennaio 2022
Sebastiano Zanolli
29 agosto 2022“Non vedi quanto ci somigliamo? Voglio dire tu e io, Will? Tutti e due reagiamo di fronte agli estranei. Non ci piace passare davanti alla gente senza fare un cenno di saluto. Quando la gente è maleducata andiamo in pezzi. Quando la gente non ci viene incontro andiamo in pezzi. Non siamo in grado di accettare i termini consueti, gelidi, abbottonati, circostanziati delle relazioni umane. I nostri cuori strattonano il guinzaglio, Will!”
Dave Eggers – Conoscerete la nostra velocità
Non esiste una vera possibilità di evitare di soffrire per il gelo che deriva dal sentirsi soli.
Gli esseri umani sono una specie sociale che fa affidamento sulla cooperazione per sopravvivere e prosperare.
Quando percepiamo che gli altri ci ignorano sentiamo l’alito della morte soffiarci nei polmoni.
Un misto di terrore, tristezza e voglia di spaccare tutto.
E in tutto questo i social media, usati con leggerezza e letti con naïveté peggiorano la situazione.
È difficile connettersi con gli altri quando si evita di mostrare la propria vulnerabilità.
Quando si nasconde il proprio sé autentico.
Con la diffusione dei social media le persone sono diventate meno empatiche, più occupate a curare sé stesse a scapito della compassione.
Le cose e il “successo” sono l’unico obiettivo, molto più importante delle relazioni.
Le cose e il successo si possono comprare. Le relazioni no.
Non è strano sentirsi soli.
Schizofrenici pezzi di meteorite disorientati sparati in un popolatissimo universo di altri frammenti umani tutti in traiettorie tangenti e mai abbracciati se non per un selfie.
Ci sono solo esperti per tutto, di tutto.
Ci sono solo campioni, per tutto, di tutto.
E tutti a darci la soluzione.
E il prossimo non serve se non è utile.
E non serve salutarlo, non serve abbracciarlo, non serve fermarsi a chiedere “come va?”.
E il prossimo sei anche tu.
Pezzi di meteora stranita sparata a tutta velocità verso il niente solitario.
L'autore
“Fare raggiungere ad individui e squadre i propri obiettivi professionali, mantenendo la propria umanità” è la ricerca e la sfida che Sebastiano Zanolli si è dato negli ultimi 25 anni e che continua ad approfondire. Un caso abbastanza raro di formatore che continua testardamente a lavorare in azienda fondendo la pratica con la teoria. Nato nel 1964, dopo la laurea in Economia presso l’Università Ca’ Foscari, ha maturato esperienze significative in ambito commerciale e marketing, ricoprendo posizioni di responsabilità crescente: ha occupato i ruoli di Product Manager, Brand Manager, Responsabile Vendite, Direttore Generale ed amministratore delegato di brand di abbigliamento in aziende come Adidas e Diesel. Si è occupato di politiche di Employer Branding come consulente di Direzione e presta la sua opera sulle strategie e progetti di Heritage Marketing. È autore di 7 volumi di grande successo: “La grande differenza” (2003), “Una soluzione intelligente” (2005), “Paura a parte” (2006), “Io, società a responsabilità illimitata” (2008), “Dovresti tornare a guidare il camion Elvis” (2011), “Aveva ragione Popper, tutta la vita è risolvere problemi” (2014), “Risultati solidi in una società liquida” (2017). Tutti i libri sono editi dalla Franco Angeli.