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“Non invecchiare figlio mio”

Sebastiano Zanolli
Sebastiano Zanolli
28 luglio 2023
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“Non invecchiare figlio mio”
Vi ricordate la citazione davanti al Grand Canyon dal film "Fandango" di Kevin Reynolds?
Quattro amici di liceo si lanciano on the road in un viaggio avventuroso e demenziale per celebrare l'addio alla giovinezza e il tempo delle decisioni importanti.
Gardner Barnes (Kevin Costner) lanciando la bottiglia di Dom Perignon nel burrone urla:
"A tutti noi, per Dio! A noi!
A Dom e ai privilegi della gioventù!
A quello che siamo, a quello che eravamo... e a quello che saremo..."
Ecco sì, quando mio padre sconsolato e con lo sguardo assorto verso le montagne che lontane e fosche fanno da sfondo al terrazzo passa lunghi momenti fatti di nulla e spalmati di ricordi mormora: “Non invecchiare figlio mio” mi viene in mente Kevin Costner che lancia quella bottiglia.
La citazione di Gardner, "A quello che siamo, a quello che eravamo... e a quello che saremo", mi fa riflettere sulle nostre stesse vite mentre ci gustiamo insieme lentamente un gelato al gusto malaga, che sono appena andato a prendere su sua richiesta, perché gli ricorda di quando io e i miei fratelli eravamo bimbi e il gusto malaga una novità per quegli inizi di anni ‘70 così magri e grigi e affamati di novità colorate, fossero anche nuovi gusti che parevano così esotici.
Spesso, nel momento in cui percepiamo il passare del tempo e ci rendiamo conto che il nostro corpo e la nostra mente stanno invecchiando, sentiamo il bisogno di fermare il tempo, di preservare i ricordi e di non permettere che il passato svanisca nella memoria. Non resta mai nulla della nostra giovinezza che si possa tenere con sé.
Solo il nulla spalmato di ricordi rimane accanto te, sempre che non ti abbandoni anche la memoria.
Tutto viene ceduto in cambio di una pomata lenitiva, che come tutte le pomate ha un effetto più immaginario che reale. Una pomata di spezzoni e immagini del passato. Ma rimane quel monito.
“Non invecchiare figlio mio”.
E mi dico che non dovrei invecchiare.
E mi dico che non dovrebbe invecchiare nessuno di quelli che amo.
E mi dico che nessuno al mondo mai dovrebbe invecchiare come una canzone fuori moda.
E che l’unico modo per non farlo è riempire il tempo presente di atti che rendano giustizia all’ingiustizia del vederci perdere tutti i pezzi che reputiamo importanti e per cui abbiamo vissuto.
Abitare intensamente il presente, compiere scelte significative, perseguire i nostri sogni e nutrire i rapporti che ci sono cari.
Invecchiare moralmente bene richiede una saggezza, autoriflessione e gratitudine che ancora non ho accumulato del tutto.
Coltivare relazioni significative, vivere in armonia con i valori personali e accettare l'impermanenza della vita che vuol dire chiedere sempre, incessantemente a tutti e anche a sé stessi di non invecchiare, di tenere duro, di agire usando tutto quello che rimane, pur sapendo bene che è una partita che perderemo.
Un piccolo trucco per fregare l’infregabile e almeno giocare fino all’ultimo minuto disponibile.

“All'improvviso potresti accorgerti di non essere più giovane! E in quel momento devi anche renderti conto che rifiutando di invecchiare puoi cogliere la possibilità di continuare a essere giovane!”. Mehmet Murat ildan

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L'autore

Sebastiano Zanolli

“Fare raggiungere ad individui e squadre i propri obiettivi professionali, mantenendo la propria umanità” è la ricerca e la sfida che Sebastiano Zanolli si è dato negli ultimi 25 anni e che continua ad approfondire. Un caso abbastanza raro di formatore che continua testardamente a lavorare in azienda fondendo la pratica con la teoria. Nato nel 1964, dopo la laurea in Economia presso l’Università Ca’ Foscari, ha maturato esperienze significative in ambito commerciale e marketing, ricoprendo posizioni di responsabilità crescente: ha occupato i ruoli di Product Manager, Brand Manager, Responsabile Vendite, Direttore Generale ed amministratore delegato di brand di abbigliamento in aziende come Adidas e Diesel. Si è occupato di politiche di Employer Branding come consulente di Direzione e presta la sua opera sulle strategie e progetti di Heritage Marketing. È autore di 7 volumi di grande successo: “La grande differenza” (2003), “Una soluzione intelligente” (2005), “Paura a parte” (2006), “Io, società a responsabilità illimitata” (2008), “Dovresti tornare a guidare il camion Elvis” (2011), “Aveva ragione Popper, tutta la vita è risolvere problemi” (2014), “Risultati solidi in una società liquida” (2017). Tutti i libri sono editi dalla Franco Angeli.