Captcha: Provami che sei un umano!
Aldo Benato
02 settembre 2025Ti è mai capitato di voler accedere a un sito o completare un modulo online e di ritrovarti davanti a una griglia con immagini di semafori, autobus o attraversamenti pedonali da selezionare? Oppure di dover riscrivere lettere distorte e quasi illeggibili in un riquadro? Se sì, hai incontrato un CAPTCHA. Fastidioso? Forse. Ma c’è un buon motivo per cui esiste.
Cos’è un CAPTCHA?
Il termine CAPTCHA è l’acronimo di “Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart”, ovvero: “Test pubblico e completamente automatico per distinguere tra computer e esseri umani”. In parole semplici: è una sfida che permette a un sito web di capire se l’utente sia una persona reale o un robot.
Nato nei primi anni 2000, il CAPTCHA si ispira al famoso test di Alan Turing, usato per verificare se una macchina sia in grado di imitare l’intelligenza umana. In questo caso, però, il gioco si fa inverso: siamo noi a dover dimostrare di non essere una macchina!
A cosa serve?
Il CAPTCHA è uno strumento di sicurezza preventiva. Serve a proteggere siti web da:
- spam (ad esempio commenti o messaggi automatici)
- registrazioni massicce da parte di bot
- attacchi informatici automatizzati
- furti di identità digitale
Oggi esistono molte varianti: dai classici test visivi alle semplici spunte “Non sono un robot”, fino ai CAPTCHA invisibili, che analizzano il nostro comportamento (movimenti del mouse, tempi di risposta) senza farci cliccare nulla.
Perché può essere utile?
I CAPTCHA rappresentano un filtro intelligente, un piccolo ostacolo che protegge servizi e utenti da attività dannose o fraudolente.
Sono particolarmente utili nei moduli di contatto, nei login, nei sondaggi e in tutti quei casi in cui l’interazione dovrebbe avvenire tra esseri umani, e non tra server automatici.
Inoltre, alcune versioni (come il reCAPTCHA di Google) hanno avuto anche impieghi “socialmente utili”: ad esempio, per migliorare gli algoritmi di riconoscimento delle immagini (come nei veicoli a guida autonoma) o per digitalizzare testi antichi.
Come sempre, tuttavia, ci sono anche delle criticità (nemmeno i CAPTCHA sono perfetti!).
Anzitutto, possono risultare molto frustranti per l’utente, soprattutto se mal progettati o poco accessibili a persone con disabilità visive o cognitive.
Con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, inoltre, molti bot riescono a superare i CAPTCHA meglio degli umani, rendendo il test meno efficace!
Infine, purtroppo, alcune versioni raccolgono dati di navigazione per fini pubblicitari, senza che l’utente se ne accorga.
In conclusione, i CAPTCHA ci ricordano che il web, seppur digitale, ha bisogno di regole e barriere minime per funzionare bene.
Accettiamo queste piccole “prove di umanità” non come ostacoli, ma come strumenti di protezione collettiva, in attesa di soluzioni più semplici, efficaci e inclusive.
Il nostro test potrebbe essere sfruttato per allenare i sistemi di AI dei veicoli a guida autonoma? Certo, ma vi sembra un buon motivo per lamentarsi (come sempre) o preferire assenza di controllo?
La prossima volta che ti verrà chiesto di individuare dei semafori, pertanto, ti invito a farlo con un sorriso: stai aiutando internet a restare un po’ più sicuro. Per gli altri, ma anche per te.
E soprattutto: sei ancora tu, e non un robot, a decidere dove cliccare.
Per approfondire un tema o contattare l'Avvocato Aldo Benato puoi scrivere all'e-mail: [email protected]
L'autore
Aldo Benato è un avvocato specializzato nella gestione e tutela dei dati personali e aziendali e in materia di criminalità informatica. Avvocato presso il Foro di Treviso e Data Protection Officer certificato ai sensi della norma UNI 11697, si occupa da anni di diritto e informatica e ha maturato una consolidata esperienza in materia di privacy & data protection, criminalità informatica e diritto della Rete. Parallelamente, matura una forte esperienza nel settore della formazione per scuole, aziende, professionisti e Forze dell'Ordine. Recentemente ha scritto il libro "Dizionario del Web - La guida per capire" (www.dizionariodelweb.it), uno strumento pensato per aiutare a sfruttare il web e la tecnologia con maggiore consapevolezza.