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Correre per ridare la vista, in 140 con la Banca degli Occhi per la ricerca

Redazione Occhi
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29 settembre 2025
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Correre per ridare la vista, in 140 con la Banca degli Occhi per la ricerca

Alla Venicemarathon di corsa per aiutare lo studio di nuove soluzioni terapeutiche. Come un “cerotto biologico” per curare la cornea

Ai nastri di partenza 140 runner solidali sono pronti alla sfida: correre, dare il meglio di sé stessi, superare i propri limiti e soprattutto tagliare il traguardo della ricerca sulle malattie oculari.

Anche quest’anno è ripartito il progetto “Corri per la vista” di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS, l’ente non profit che in tutta la regione promuove la donazione di cornee, è responsabile dell’invio di tessuti oculari per circa la metà dei trapianti italiani ed è impegnata in progetti di ricerca. Un obiettivo, quest’ultimo, che sarà anche al centro della corsa dei suoi runner solidali il prossimo 26 ottobre alla Venicemarathon. Il gruppo di maratoneti, velocisti sulla mezza maratona e i runner impegnati nel percorso dei 10 chilometri avranno come obiettivo quello di sostenere un progetto speciale a sostegno dei ricercatori della Fondazione impegnati in missioni all’estero. Perché la ricerca non ha confini, proprio come la solidarietà.

Fondazione Banca degli Occhi ha attivato infatti il progetto “Venice Fellowship”, un fondo aperto al contributo dei sostenitori, destinato al sostegno di missioni di ricerca oltre i confini nazionali. I destinatari sono ricercatori impegnati in periodi di ricerca biomedica o sociosanitaria, in progetti che vedono la collaborazione dei migliori centri internazionali del settore.

La Venice Fellowship quest’anno è destinata a “far correre” il progetto di Raimy, ricercatrice che da Fondazione Banca degli Occhi è volata quest’estate a SINGAPORE, in uno dei centri di ricerca più avanzati al mondo. Lì studierà le tecniche utili per poter creare un “cerotto biologico” per la cornea, un nuovo tessuto che possa sostenere l’occhio in caso di traumi improvvisi o per la cura di patologie croniche come il cheratocono. Nel futuro il sogno di realizzare questa sorta di “cerotto” multiuso proveniente da un tessuto disidratato, che il chirurgo potrebbe tenere nel cassetto ed utilizzare all’occorrenza per interventi anche in regime di urgenza, per perforazioni corneali improvvise.

A dare forza al progetto la corsa dei runner alla Venicemarathon, tra i quali compaiono quest’anno l’associazione La Folgorante di Monticello Conte Otto, i dipendenti dell’azienda Nidek Technologies, l’associazione Nordicwalinitaly, una squadra di giornalisti e operatori dell’informazione, e anche un gruppo di tecnici e ricercatori della stessa Fondazione Banca degli Occhi, in campo e al lavoro tutti i giorni per combattere le malattie oculari. Per contribuire, una campagna di crowdfunding è attiva sul portale Retedeldono.it.


Scopri il progetto e dona per la ricerca: www.fbov.org

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