Definisci “bambino” - editoriale settembre 2025

Stiamo diventando sempre più la società dell’URLO, della provocazione, delle frasi SHOCK. Invece di abbassare i toni per creare confronto con la dialettica, l’imperativo è quello di accendere micce e aspettare l’esplosione, irritare, innervosire…

E nel frattempo le bombe cadono, le città vengono rase al suolo e soprattutto il numero di morti aumentano. A Gaza i numeri sono impressionanti: 70.000 di cui 20.000 bambini… sarebbe insopportabile anche fossero poche decine perchè non ci può essere un numero sopra il quale la gente comincia a inorridire. Tutto ciò è semplicemente INUMANO.

Non possiamo sopportare che in certe trasmissioni proprio un rappresentante di quel popolo che conosce bene le deportazioni e il massacro contestando il numero ufficiale dei bambini uccisi chieda ad un altro ospite di definire chi intenda per “bambino”.. 

Che società è questa? 

È questa l’evoluzione che ci piace? 

Davvero non è possibile un’alternativa?

Siamo sempre più anestetizzati alla violenza, non ci scandalizziamo più per nulla, accettiamo con passività tutto… ma l’essere umano deve essere qualcosa di più di tutto questo orrore.

Che senso ha tutta la tecnologia che stiamo sviluppando se abbiamo perso il senso dell’umano?

Non voglio dilungarmi ulteriormente, OCCHI magazine non è la sede ma ci sono cose che vanno dette senza pudore e senza paura di esporsi. FERMIAMO QUESTO MASSACRO.

Anche questo mese OCCHI è denso di approfondimenti e di eventi del nostro territorio. Il 25 ottobre aprirà a Bassano del Grappa la grande  mostra dedicata a Giovanni Segantini il pittore delle montagne, fra i massimi esponenti del Divisionismo, tra i più sensibili osservatori del mondo naturale e impareggiabile cantore della montagna quale luogo fisico e simbolico.

L’arte e la sua “inutilità” (ovvimente è una provocazione) rimane uno dei pochi appigli per ritrovarci.

Buona lettura