CULTURA
L'importanza del viaggio
Gianni Zen
29 dicembre 2025Il mese di gennaio, in tante famiglie, è tutto speciale. Perché dice della iscrizione a scuola, in classe prima, di un proprio figlio o figlia. E qualche ansia questa scelta la genera. Soprattutto per quanto riguarda la scuola media superiore.
Le date le conosciamo: dal 13 gennaio al 14 febbraio.
Gli open day hanno impegnato scuole e famiglie a novembre e dicembre. E ancora qualcuno è stato previsto a gennaio, con già le iscrizioni aperte, per chi avesse dei dubbi.
Le scuole medie, o secondarie di primo grado, prima di Natale hanno già consegnato i “consigli orientativi” ai genitori dei ragazzi delle classi terze. Anche se sappiamo che, per circa la metà, non verranno seguiti.
Io ricordo sempre molti casi di “consigli orientativi” che invitavano ad alcune scelte, poi rivelatesi non adeguate, oppure a decisioni di ragazzi e famiglie che sono risultate o sbagliate o invece corrette, visto il seguito dei percorsi scolastici.
Il problema è la qualità del cammino di formazione di questi “consigli”, per cui negli anni ho sempre invitato ad un dialogo aperto su formazione di base, attitudini, passioni, capacità di lavoro didattico, responsabilità individuale.
Faccio un esempio: cos’è una passione? E’ quella energia che, quasi, non fa dormire quando un ragazzo incrocia un tema, un argomento, un percorso.
Tant’è che, se c’è vera passione, non ci sono ostacoli alla frequenza, durante le superiori, ad un conservatorio, o ad un impegno sportivo di livello, oppure ad un “lavoretto” tutto speciale.
La passione, cioè, è una energia che va disciplinata, che va contemperata anche con le materie di studio a volte distanti dai propri interessi, ma che aiuta anche ad ordinare i propri impegni e le proprie risorse di tempo e fatica.
Insomma, la scuola è una palestra di vita a tutto tondo.
Poi, la scuola non vive fuori o lontano dalla realtà. Ma dentro. Compresi gli aspetti problematici e le fragilità. Per questo, assieme ai percorsi di istruzione sono presenti le proposte di educazione. In una cornice che dice tutto il valore della scuola: la capacità di crescere in relazione tra coetanei, in una comunità educante. Perché, come dice un proverbio africano: sì, sono fondamentali le famiglie sul piano educativo, ma poi è tutto il villaggio che dà il valore aggiunto di questo sforzo formativo.
Se mi posso permettere un consiglio ai genitori, soprattutto in vista della scelta di scuola superiore: non proiettare le proprie aspettative, i propri sogni nel cassetto, sul futuro dei figli. Ma mantenere sempre un sano equilibrio.
Si tratta di scelte che vanno cioè ponderate, non improvvisate. Con analisi e comparazione, col condimento del dialogo continuo con docenti ed i propri figli.
Lo ripeto: attitudini, passioni, abilità, competenze di base, organizzazione della famiglia e del tempo scuola.
Senza fare classifiche di qualità delle scuole e degli indirizzi di studio. Perché conta il connubio tra il percorso di uno studente e, sempre per le superiori, gli indirizzi di studio, più che le etichette, o le pubblicità degli open day.
In fondo, dovremmo sempre ricordarcelo, sarà la vita il vero orientamento.
Quindi, se posso, un consiglio da vecchio preside: prima ancora della domanda sulla scuola è importante domandarsi il come e il perché.
Infine, ricordarsi sempre che la scuola non è l’unico luogo di apprendimento. Il mondo è più grande. Ma il ruolo centrale resta sempre delle famiglie. Senza dimenticare un gruppo sportivo o sociale o parrocchiale.
Il mondo è sì più grande, e riservarsi uno spazio-tempo libero, anche oltre la scuola, è sempre una buona cosa per tutte le età della vita.
L'autore
Gianni Zen, laureato in filosofia, ha dedicato la sua vita professionale alla scuola, prima come docente e poi come dirigente scolastico in importanti scuole del vicentino quali l’Istituto Rossi di Vicenza e il Liceo Brocchi di Bassano. Sotto la sua guida il liceo bassanese ha conosciuto una crescita repentina fino a diventare il secondo istituto d’Italia per numero di ragazzi frequentanti. Persona estremamente attiva, è da sempre sostenitore di una grande riforma del mondo della scuola. In “Spazio Zen” dirà la sua su temi di attualità legati al mondo della scuola e del lavoro.