CULTURA

Quando leggere... ti mette le ali! - agosto 2025

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Quando leggere... ti mette le ali! - agosto 2025

Recensioni a cura di Eleonora Lago

Libreria Palazzo Roberti, Bassano del Grappa


Nessun altro posto dove andare

Autore: Thomas Korsgaard

  • Editore: Sellerio
  • Argomento: Lettori curiosi
  • Prezzo: € 17,00
Copertina del libro Nessun altro posto dove andare di Thomas Korsgaard edito da Sellerio

Tue è un personaggio che vi porterete nel cuore. La vita in periferia è faticosa e Tue fa del suo meglio per aiutare il padre e tenersi fuori dai guai. Uno sguardo ironico e un personaggio ingegnoso sono le componenti necessarie a un romanzo che a tratti è spietato per quanto è vero, Un esordio letterario che finalmente è arrivato anche in Italia.

Eleonora Lago

Il mondo di Tue, un ragazzino di dodici anni, sta dentro una fattoria in fondo a una strada sterrata. Vive con i genitori e due fratelli, nel campo attorno alla casa ci sono otto cani, mucche e carcasse di animali. Sul soffitto sopra il suo letto c’è una stella fosforescente appiccicata con la gomma da masticare. Il padre sembra più affezionato ai suoi cani che al resto della famiglia. La madre gioca d’azzardo e parla poco, anche se ha una voce bellissima. I soldi scarseggiano, eppure con l’allevamento, la vendita di denti d’oro e il furto di cavi di rame riescono a sopravvivere. Basta spostarsi di poco da Copenaghen, dal cuore dell’Europa più ricca e confortevole, e tutto cambia. Nel panorama perfetto e opulento si insinua la malinconia e l’incuria, i bambini sono abbandonati a loro stessi, i loro parenti distratti e spossati, i lavori umili e faticosi. Eppure negli occhi di Tue, nel timbro del suo racconto, fiorisce l’innocenza, lo stupore, si fa strada una stralunata speranza, una tenacia che sfocia nella comicità. Anche quando niente va per il verso giusto, tra incomprensioni e incidenti, i continui richiami nell’ufficio della preside, nessun amico che sia davvero come lui. E l’esplosione di un sentimento che non si riesce a trattenere, la cui bellezza ha bisogno di parole e di un coraggio nuovi.
Nessun altro posto dove andare è un esordio che ha avuto un inatteso e grandissimo successo. Forse perché è un romanzo duro e spietato ma di strampalato umorismo, o perché la sua oscurità è continuamente squarciata dalle emozioni inaspettate del protagonista, un adolescente nel pieno della ricerca di sé e del proprio posto nel mondo. Alla periferia del benessere le differenze sociali sono profonde ed è facile rimanere ingabbiati. Può farcela solo un ragazzo come Tue, ingegnoso e creativo, che cerca sempre di cavarsela e di trovare un equilibrio che sia tutto suo.

Thomas Korsgaard (Viborg, 1995) ha esordito a 21 anni nel 2017 con Nessun altro posto dove andare. L’anno successivo è uscito il seguito e nel 2021 ha concluso la trilogia. I romanzi, ispirati all’infanzia di Korsgaard, hanno ricevuto un’accoglienza straordinaria, e l’autore ha vinto il Gyldne Laurbær, il più prestigioso premio letterario danese. Oltre ai tre romanzi con protagonista Tue e alla raccolta di racconti Tyverier, ha pubblicato nel 2020 assieme a Frida Brygmann il libro per bambini Minimund.


Goodbye Hotel

Autore: Michael Bible

  • Editore: Adelphi
  • Argomento: Lettori curiosi
  • Prezzo: € 18,00
Copertina del libro Goodbye Hotel di Michael Bible edito da Adelphi

Mentre leggiamo questo libro siamo tutti funamboli: da un lato la realtà dall’altra il sogno. Quattro voci raccontano questa storia che mescola ricordi e fantasie, passati e futuri possibili. Non resta che fidarsi di Francois, Eleanor e della tartaruga Lazarus, l’essere più antico della terra con poteri chiaroveggenti

Eleonora Lago

C’è un posto, a New York, che chiamano Goodbye Hotel, perché è l’ultimo rifugio di chi, per ragioni diverse, si è allontanato dal mondo e nel mondo non vuole (o non può) più tornare. Lì, mentre una nevicata «ipnotica» cade sulla città, François siede davanti al fuoco, stappa una bottiglia di vino da quattro soldi e inizia a scrivere la sua storia. Vuole metterci a parte di un avvenimento capitato venticinque anni prima, ma soprattutto raccontarci quello che sarebbe potuto succedere e – forse – è successo davvero. Ha a disposizione solo «un pezzetto di verità», che certo non basta a colmare tutti i vuoti. La sua voce, carica di un’antica sofferenza, ci trasporta ancora una volta a Harmony, un’anonima cittadina del Sud degli Stati Uniti, dove ogni sera «si confonde con un milione di altre sere» e i giovani sono «destinati a perdersi» ma non smettono di desiderare «l’impossibile». Dove «non c’è differenza fra chi è amato e chi non lo è», perché «tutti si sentono soli, con addosso la maledizione di un vuoto americano che gli cresce dentro». Eppure, come sanno i lettori di L’ultima cosa bella sulla faccia della terra, Harmony è anche un crocevia dove il destino dà appuntamento alle sue vittime ignare: in questo caso due ragazzi innamorati e un misterioso uomo con un completo di seersucker, che in una notte di fine estate si incontrano sotto lo sguardo benevolo e saggio di Lazarus, una tartaruga dai poteri chiaroveggenti, indimenticabile protagonista del romanzo. Perché nell’universo di Michael Bible il passato può facilmente diventare futuro e viceversa; come in un sogno di David Lynch, a una dimensione della realtà ne corrispondono infinite altre, parallele e comunicanti. Non ci resta quindi che abbandonarci al ruolo di testimoni involontari e accettare che la verità a volte risulti inaccessibile, protetta da un guscio di bugie e inganni simile a quello di una testuggine centenaria.

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L'autore

Eleonora Lago di Palazzo Roberti

Buongiorno, ci siamo già incontrati? Forse sì! È sempre una gioia per me vedere i vostri visi meravigliarsi quando entrate in libreria e posso solo ricambiare con un ampio sorriso, spesso il primo di molti che incontrerete passando di qui. Postazione privilegiata la mia: potervi incontrare tutti e iniziare a conoscervi dal libro che avete scelto. Vi immagino spesso quando uscite dal portone con il vostro fagotto: chi con grandi pacchi, alcuni con piccole buste e altri, devo ammetterlo i miei preferiti, che se ne vanno con il libro in mano: la copertina stretta sotto il gomito in un gesto che ha tutta l’aria di essere una meravigliosa abitudine. Di me dovete sapere due cose: amo vivere all’aperto tra i sentieri d’alta quota e non ho mai letto due volte lo stesso libro, soprattutto se mi è piaciuto davvero!